UNO SGUARDO DA FUORI
Il complesso di villa Fabris, un tempo isolato ma ora inglobato nel centro abitato di Thiene, rappresenta un felice esempio di architettura neoclassica nel territorio vicentino: nella facciata principale spicca
il timpano triangolare, con tre statue ai vertici, sorretto da quattro semicolonne corinzie che inquadrano tre grandi finestre al piano nobile.
Il nucleo originario della villa risale al XVII secolo, fu ampliato dalla famiglia Braghetta nel Settecento con alcuni corpi laterali denominati “barchesse” (di cui una porticata) destinate a contenere ambienti di lavoro,
cucine e ambienti rustici. Fu poi ceduto nel 1799 ai Chilesotti, i quali lo trasformarono nell’elegante edificio neoclassico che è oggi, grazie all’intervento dell’architetto De Boni.
L’esédra all’esterno della villa fu costruita come monumentale accesso alle vaste proprietà terriere: è caratterizzata da decorazioni scultoree e da due eleganti fontane risalenti agli anni successivi al 1814, quando erano
in funzione in seguito all’inaugurazione del primo acquedotto comunale di Thiene.
IL CORPO CENTRALE
Il corpo padronale della villa, a pianta rettangolare, si compone di due piani più il sottotetto. Al centro di ciascun piano si trova la tradizionale sala passante tipica delle ville venete, che prende luce dai due prospetti, con le quattro stanze distribuite simmetricamente ai lati. Dei due saloni passanti, quello a piano terra è ornato alle pareti da affreschi con grottesche di gusto neoclassico e neopompeiano entro riquadri architettonici; quello al piano nobile presenta solo tracce di decorazione architettonica ad affresco. Anche alcune delle sale laterali presentano alle pareti decorazioni ad affresco o a tempera con motivi a grottesche, architettonici o naturalistici, eseguiti per lo più agli inizi del XIX secolo. Pregevoli i pavimenti originari in battuto alla veneziana e le decorazioni a tempera sulle travature lignee e sulle porte, di stile tardo-settecentesco.
LE EVOLUZIONI DEL XX SECOLO
Nel 1918 tutto il complesso passò alla famiglia Fabris, già proprietari dei terreni posti davanti alla villa, dove si trovava ed era pienamente in funzione la loro distilleria sin dal 1853, la cui specialità erano le grappe nostrane, compreso l’Elixir Summano a base di erbe locali.
I Fabris trasformarono la scuderia della villa nella tinaia della distilleria, luogo
dove facevano invecchiare i loro pregiati liquori. Nello stesso periodo realizzarono anche l’elegante serra in stile Liberty con colonne doriche e pregevoli ornamenti in ferro battuto.
La famiglia Fabris lasciò la villa nel 1984 e dal 1987 il complesso divenne di proprietà del Comune di Thiene.
CENTRO EUROPEO PER I MESTIERI DEL PATRIMONIO
Dal 2008 fino al 2022 Villa Fabris ospita il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio sotto la gestione della Fondazione Villa Fabris, fondata da Confartigianato Vicenza, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Vicenza, Ce.s.ar (Centro Sviluppo Artigianato), Comune di Schio e Comune di Thiene.
Nato nel 1976 da un’iniziativa del Consiglio d’Europa, il Centro è un organismo dedito alla tutela,
promozione e valorizzazione dei beni culturali tramite la formazione professionale.
Fin dagli inizi, il suo obiettivo è stato di promuovere la cultura della conservazione e del recupero, la conoscenza dei mestieri antichi e la salvaguardia del patrimonio culturale attraverso la formazione di operatori preparati
e consapevoli.
La Fondazione ha da subito investito in strumenti tecnologicamente avanzati che hanno reso Villa Fabris un luogo di confronto non solo d’idee e di oggetti, ma anche di metodologie, tecnologie e conoscenze così che il Centro è stato
a pieno titolo un referente internazionale sia per quanto riguarda il dibattito sulla conservazione, sia in merito all’applicazione di tecniche tradizionali e sperimentali d’intervento.